Il Partenio offre in ogni escursione più di un’esperienza: gli odori, i colori e i suoni di questi posti sono sempre il complemento al piacere di una tranquilla passeggiata fra i boschi della Valle Caudina. Ha piovuto per quasi un mese e la meta, la fontana di San Berardo, regala, più che in altre occasioni, il suono del ruscelletto che scende a valle. Non siamo qui per funghi, per la caccia o per una scampagnata. Queste passeggiate sono sempre motivate solo dal piacere di cercare posti dove governa la Natura e l’uomo ha il dovere di tacere. Purtroppo, come in altre occasioni, ci accorgiamo di come questo stato naturale sia in continuazione sotto la minaccia delle sue scelte per niente lungimiranti: c’è chi continua ad utilizzare le zone pianeggianti per il motocross (mentre le indicazioni per il viandante raccomandano di seguire il sentiero) e chi - ne abbiamo incontrati diversi - si concede una giornata di caccia nonostante questo sia un Parco Naturale. I posti che ammiriamo sono sempre frutto del progetto delicato e paziente della Natura e basta davvero poco per distruggerli e non recuperarli mai più. Cerchiamo di raccogliere informazioni sul patrimonio naturale di questi posti dettagliando le apparentemente piccole scoperte che il bosco ci permette di fare. Questa volta ‘avvistiamo’ pochi funghi, fra i quali Pholiota carbonaria, Tremella mesenterica, Helvella lacunosa, Tricholoma Sulphureum, nel tragitto che da Paolisi porta alla fontana e dalla fontana al Monte Castello di Arpaia. Purtroppo, come in una precedente occasione, ci rendiamo conto che il tempo tra le 7.30 e le 13.00 non sarebbe sufficiente a portare a termine tutto il percorso ed il ritorno; rimandiamo, per questo, ad una prossima escursione ed ad un diverso punto di partenza l’obbiettivo del Monte Castello ad Arpaia. M.C. | |
mercoledì 8 dicembre 2010
Da San Berardo al Monte Castello di Arpaia
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