Questa estate del 2010 permette, anche in prossimità del ferragosto, di camminare per monti senza l’oppressione dell’afa. Programmiamo di ripetere un percorso di qualche anno fa, forse del 2004, che dovrebbe portarci ad un’ampia vallata del Monte Taburno (di cui non ricordiamo il nome). Iniziamo la salita alle 8.30 da un punto del bosco in cui sono in corso lavori di manutenzione degli alberi per raggiungere un tratturo su cui non è presenta segnaletica, ma è tracciato dalle mandrie di mucche al pascolo nella zona. Purtroppo, verso le 9.30, uscendo dal bosco, la pioggia ci consiglia di non proseguire e di tornare verso l’auto. Intanto, la breve passeggiata è stata l’occasione per fotografare la flora e i funghi già spuntati, nonostante la terra del sottobosco sia ancora secca. Per la maggior parte si tratta di Boletus chrysenteron, ma ci sono anche russule, Lycoperdon, Macrolepiota procera. La flora è nelle foto rappresentata da tassi, faggi, verbasco e cardi. Preferiamo passare per il Piano Melaino che abbiamo proprio vicino, per tornare sulla strada e più velocemente alla macchina. E qui, sulla strada chiusa al traffico che sale al Piano Melaino, notiamo un lavoro eseguito al sottobosco dell’abetaia da cui è stato tolto maggior parte dello strato di foglie secche e in decomposizione. Chi ci sa dare una spiegazione dell’utilità di tale pratica ci lasci, cortesemente, un commento. |
sabato 14 agosto 2010
Foto dal Monte Taburno prima della pioggia
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1 commenti:
anche qui in Sila la flora è bellissima...
purtroppo il clima non ha concesso pioggia per cui ci sono pochissimi funghi...
purtroppo..
bacioni
ciao!
Elena
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