domenica 1 gennaio 2006

COSA PORTARE E COME VESTIRE IN MONTAGNA

Dato che bisogna salire, e a volte anche parecchio, è ragionevole non caricarsi troppo durante un’escursione in montagna, magari adoperando attrezzatura efficiente ma leggera che si trova nei negozi specializzati.
Iniziamo dall’abbigliamento: in montagna ci si veste a “cipolla”, non è uno scherzo; cioè il vestiario deve essere a strati che vanno ora aggiunti ora tolti a seconda delle condizioni meteo, di esposizione al Sole, di altitudine. Non bisogna coprirsi troppo o in modo da essere troppo complicato togliersi un capo quando la salita ci fa avvertire il caldo. Quindi usare una buona maglietta intima di cotone o lana se non si è allergici, magari a maniche lunghe; e su questa una camicia di flanella, oppure direttamente un buon maglione di lana che comunque va sempre tenuto nello zaino, pronto ad essere tirato fuori all’occorrenza. Ricordarsi di portarsi un ricambio intimo, se una volta arrivati alla meta si è troppo sudati; e di portare sempre una mantellina da pioggia nel caso il tempo peggiorasse. Come pantaloni, possono andare bene anche i jeans, ma sono preferibili pantaloni tipo mimetica militare che consentono una libertà di movimenti più elevata; se si è in estate anche quelli corti alla sahariana vanno bene,oppure quelli alla zuava.
I calzettoni devono essere lunghi, morbidi e spessi, pronti a proteggere e ad assorbire il sudore del piede chiuso negli scarponi; è conveniente portarsene un paio di riserva. Gli scarponi devono avere una suola antisdrucciolo di gomma idonei anche per piccole rocciature; non devono essere troppo alti alla caviglia e né troppo pesanti, in pelle o in camoscio purché impermeabili (esistono in commercio spray che impermeabilizzano le
scarpe). Se, e ciò capita molto spesso al mattino, bisogna attraversare un prato pieno di rugiada è conveniente portare con se della buste di plastica da indossare a mo’ di calzini per isolarsi dall’umidità che comunque passa. Un paio di guanti, un berretto, e occhiali da sole, possibilmente a vetri gialli perché minimizzano l’effetto riverbero, completano l’abbigliamento.
Come attrezzatura, e ciò dipende un po’ da cosa si va a fare in montagna, per le normali escursioni di trekking va portato uno zaino mediamente capiente, dotato di più tasche laterali in modo da suddividere e bilanciare il peso. In esso oltre al ricambio intimo, mantellina da pioggia e maglione, va messo una fune per le emergenze, coperta termica in alluminio leggero in caso di pernotto forzato o assideramento; scorte di alimenti, da intendersi tavolette di cioccolata, scatolame, integratori minerali; accendino e/o fiammiferi; specchietto per segnalazioni; coltello multiuso; borraccia; fischietto per segnalare la propria posizione in caso di smarrimento o infortunio; bussola; cartina del posto (non sempre è necessaria); un piccolo binocolo; farmaci vari compreso un siero antiveleno; un legaccio emostatico e una siringa di plastica; per i soggetti a pelle chiara conviene portare anche delle creme di protezione contro le scottature da Sole. Un buon bastone ci darà una mano ad affrontare la salita, ma ci potrà servire anche in altre occasioni. Inoltre nello zaino deve trovare posto, perché possono essere utili in qualsiasi momento, un fornello scalda vivande, delle diavoline per innesco fuochi, uno scaldamani magari ricavato da una lattina di coca cola, una candela, una torcia e delle batterie di ricambio, cordicelle di varia lunghezza e preferibilmente sintetiche tipo quelle delle tende veneziane.

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