domenica 1 gennaio 2006

USO DELLE BUSSOLA MAGNETICA E DELLE CARTE GEOGRAFICHE PER ORIENTARSI

La bussola è essenzialmente un ago opportunamente magnetizzato e inserito su un perno e libero di ruotare intorno ad esso, sotto a quest’ago in genere si dispone un quadrante con la rosa dei venti. L’azione del campo magnetico terrestre sull’ago magnetico fa sì che esso si dispone nella direzione Nord-Sud fissa in qualunque posizione sulla superficie della Terra ci si trovi. Ciò ci permette di avere sempre sotto controllo un punto fisso dei quattro cardinali, e di muoversi rispetto ad esso. Per evitare che l’ago subisca l’azione di altre forze: scosse, accelerazioni, ecc., l’intero ago è immerso in un bagno d’olio.
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Nell’uso della bussola magnetica bisogna tenere conto di due cose al fine di non commettere grossi errori di valutazione. La prima di non effettuare rivelamenti quando ci si trova inseriti in un campo elettromagnetico artificiale, o vicino a grosse quantità di materiale ferroso; la seconda, meno importante per piccoli tragitti ma rilevante per i grossi viaggi, è di tenere conto della declinazione magnetica. Ossia della differenza in gradi o frazioni di gradi fra Nord Magnetico e Nord Geografico. Tale differenza è opportunamente tabulata e varia da zona a zona.
La bussola si può usare da sola, e in questo caso servirà solamente ad appurare una determinata direzione di marcia, oppure con l’ausilio delle carte geografiche, e qui sarà utile per determinare la posizione del viaggiatore sulla stessa carta e quindi sul territorio. In quest’ultimo caso bisogna prima orientare la carta secondo la bussola: si noti che lo scritto sulle carte è fatto sempre nella stessa direzione, cioè per leggere un nome, un qualsiasi riferimento non si deve continuamente ruotare la carta. Allora si disporrà la bussola sulla carta e si vedrà dove segna il Nord, visto ciò disporremo la nostra carta con le scritte in direzione Nord in modo da far coincidere Nord Geografico con Nord Magnetico.
Ora basta scegliere due punti visibili e distanti fra loro sul terreno e segnati anche sulla carta; si collima prima per un punto traguardando attraverso la tacca di puntamento della bussola e il filo di puntamento; dalla geometria si sa che per due punti passa una retta e la si traccia sulla carta; fatto ciò si collima allo stesso modo l’altro punto e si segna una seconda retta; l’intersecarsi delle due rette tracciate sulla carta ci darà la nostra posizione.
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