Esistono altri metodi per orientarsi, alcuni dei quali approssimati, altri più o meno affidabili. Uno di questi è l’utilizzo di un bastone (metodo della Meridiana). Si dovrà adoperare un bastone alto minimo 1,30 metri, ficcarlo in posizione verticale nel terreno e notare l’estremità della sua ombra, marcando così il punto. Quindi si attende una decina di minuti e si osserva di nuovo la sua ombra che si sarà spostata a causa del moto apparente del Sole nel cielo, marcando così il nuovo punto. Ora poiché il sole si sposta apparentemente nel senso Est-Ovest, il primo punto marcato segnerà l’Ovest, il secondo l’Est. Tracciando una retta di congiunzione fra questi due punti si ottiene la direzione Ovest-Est; la perpendicolare ad essa ci darà la direzione Nord-Sud, ricordarsi che ponendosi con lo sguardo in direzione Ovest (primo punto marcato) il Nord è alla nostra destra.
Un secondo metodo per orientarsi, specie di notte e quando è visibile la Luna, consiste nell’osservazione delle fasi lunari. Quando la Luna è in crescita volge sempre la sua “gobba” a ponente, a riguardo esiste un detto: “Gobba a ponente Luna crescente”. Al contrario quando è mancante; in quest’ultimo caso la “gobba “ segna il levante: “Gobba a levante Luna mancante”. Nel caso la Luna sia piena essa segna il Sud. Sempre di notte per orientarsi si possono sfruttare le costellazioni, ma in questo caso occorre una certa dimestichezza nel riconoscere quelle costellazioni più idonee: Grande Carro dell’Orsa; Piccolo Carro dell’Orsa; Orione; Cassiopea; il Cigno; ecc. (a tal riguardo inseriamo una carta del cielo alla nostra latitudine di inizio estate).
Un metodo molto approssimato, ma che alcune volte è in grado di sbrogliare la matassa, è l’osservazione, ai piedi dei grossi alberi, di vegetazione come muschi e licheni. Essi prediligono luoghi più umidi, e dato che a Nord il Sole non batte, i grossi tronchi presentano in quella direzione l’habitat ideale per quel tipo di vegetazione. Però bisogna stare attenti che l’albero in questione non si trovi troppo vicino a corsi d’acqua o a paludi; ma bensì in luoghi più asciutti.
Infine ci si può orientare con un orologio a lancette: si vede che ora sono, compreso i minuti; il valore letto lo si divide per due ottenendo così un certo numero. A questo punto si orienta l’orologio in modo da far coincidere il valore ottenuto dalla divisione con la direzione del Sole, il prolungamento opposto a tale direzione ci da il Nord. Lo stesso metodo adoperato con la Luna ci darà il Sud anziché il Nord.
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